La transizione energetica in Italia compie un nuovo passo avanti con il deposito dei progetti per due impianti di accumulo energetico BESS (Battery Energy Storage System) nel Comune di Magliano Alpi. Questi innovativi sistemi permettono di immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili e rilasciarla quando necessario, migliorando l’affidabilità della rete elettrica e riducendo la dipendenza da fonti fossili.

Cosa sono i sistemi BESS e perché sono fondamentali

Gli impianti BESS rappresentano una delle tecnologie chiave per la stabilità del sistema elettrico nel contesto delle energie rinnovabili. Il loro funzionamento è semplice quanto strategico: l’energia generata da impianti fotovoltaici, eolici o da altre fonti rinnovabili viene accumulata in batterie di grande capacità e rilasciata nei momenti di maggiore richiesta. Questo permette di ridurre gli sprechi, ottimizzare l’uso dell’energia prodotta e garantire una fornitura costante anche quando le fonti rinnovabili non sono disponibili.

L’importanza di queste infrastrutture è sottolineata dalle direttive europee, che puntano a raggiungere il 45% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030. In questo scenario, il ruolo dei BESS diventa cruciale per il bilanciamento della rete e per supportare la crescente elettrificazione del sistema energetico.

I progetti previsti a Magliano Alpi

I due impianti previsti a Magliano Alpi saranno realizzati in un’area agricola sul Beinale, adiacente alla sottostazione Terna, e nell’area dell’ex discoteca “Cesar Palace”. Le dimensioni di questi progetti sono considerevoli:

  • Impianto nell’area dell’ex discoteca
    • Potenza: 150 Megawatt (MW)
    • Capacità di accumulo: 600 Megawattora (MWh)
    • Struttura: 150 container suddivisi in 30 gruppi di isole
  • Impianto nella zona della sottostazione Terna
    • Potenza: 58 Megawatt (MW)
    • Struttura: 140 container suddivisi in 15 gruppi di isole

Questi impianti si inseriscono nel quadro delle strategie nazionali per lo sviluppo dell’accumulo energetico, contribuendo alla flessibilità e stabilità della rete elettrica.

Le preoccupazioni del Comune e la necessità di un dialogo aperto

Nonostante l’importanza strategica di questi progetti, l’amministrazione comunale di Magliano Alpi ha espresso parere negativo dal punto di vista politico-amministrativo, sottolineando la necessità di un confronto con i cittadini e le pubbliche amministrazioni. In particolare, la Giunta comunale ha richiesto la convocazione di una Conferenza dei servizi simultanea per valutare al meglio l’impatto e le compensazioni legate alla realizzazione degli impianti.

Il sindaco Marco Bailo ha evidenziato che gli impianti non avranno impatti negativi sull’atmosfera o sul sottosuolo e che saranno mascherati da siepi e alberature per ridurre l’impatto visivo. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di un dialogo trasparente tra le parti coinvolte.

Accumulo energetico e il futuro della transizione energetica

Il caso di Magliano Alpi dimostra come l’accumulo energetico sia destinato a giocare un ruolo di primo piano nel percorso verso un sistema elettrico più sostenibile. Per accelerare la transizione ecologica, è fondamentale trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e consenso territoriale.

CretaES, da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni per l’accumulo energetico e l’integrazione delle fonti rinnovabili, continua a monitorare e supportare questi processi, offrendo competenze e tecnologie per una gestione più efficiente dell’energia.

Se vuoi saperne di più sulle opportunità offerte dai sistemi di accumulo e sulle soluzioni per la transizione energetica, contattaci: il nostro team è a disposizione per approfondire ogni aspetto legato alle Comunità Energetiche e alle tecnologie di accumulo! 🚀🔋

Negli ultimi anni, la lotta contro il cambiamento climatico è diventata sempre più urgente. La COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha portato all’attenzione mondiale il problema delle emissioni di CO₂ e la necessità di strategie efficaci per la loro riduzione. I dati mostrano che, nonostante gli sforzi di molti paesi, le emissioni continuano a crescere, con significative differenze tra le economie globali.


Chi sono i maggiori responsabili delle emissioni di CO₂?

Secondo il report della Commissione Europea sulle emissioni globali, nel 2021 le emissioni di CO₂ sono aumentate del 5,3% rispetto al 2020, avvicinandosi ai livelli pre-pandemia. I principali paesi responsabili delle emissioni sono:

  • Cina (33% delle emissioni globali)
  • Stati Uniti (12,5%)
  • Unione Europea (7,3%)
  • India (7%)
  • Russia (5%)

Questi cinque attori rappresentano insieme oltre il 65% delle emissioni globali di CO₂ di origine fossile. La Cina, in particolare, ha superato gli Stati Uniti come principale emettitore nel 2005, e oggi produce da sola più CO₂ di quanto facciano insieme le economie di USA, UE, India e Russia.


Emissioni pro capite e storiche: una prospettiva diversa

Se si analizzano le emissioni pro capite, il quadro cambia. Gli Stati Uniti restano al primo posto, seguiti da Australia, Canada e Arabia Saudita, mentre la Cina, a causa della sua vasta popolazione, ha valori più bassi.

Guardando invece le emissioni storiche cumulate dal 1850 a oggi, gli USA e l’UE restano i principali responsabili del riscaldamento globale, con un contributo storicamente molto più elevato rispetto alla Cina e all’India. Questo è un tema centrale nei negoziati climatici: i paesi emergenti sostengono che le economie sviluppate, avendo beneficiato per decenni dell’uso di combustibili fossili, dovrebbero assumersi una maggiore responsabilità nella riduzione delle emissioni.


Quali settori inquinano di più?

Le emissioni di CO₂ derivano da diversi settori economici, ma la produzione di energia rimane la fonte principale di inquinamento globale. Ecco la suddivisione per settore:

  • Energia e produzione elettrica – 44% delle emissioni globali
  • Industria pesante – 24%
  • Trasporti – 16%
  • Edilizia e riscaldamento – 10%
  • Altri settori industriali – 6%

L’industria dell’energia rimane la principale responsabile dell’aumento delle emissioni. In Cina, ad esempio, il 44% delle emissioni nazionali proviene dalla produzione di elettricità, ancora fortemente dipendente dal carbone.


Il ruolo delle foreste e delle soluzioni naturali

Un aspetto fondamentale nella lotta contro le emissioni di CO₂ è il ruolo delle foreste. Le aree verdi globali assorbono anidride carbonica, mitigando così l’impatto delle emissioni umane. Tuttavia, la deforestazione sta riducendo questa capacità naturale.

Il settore del Land Use, Land-Use Change and Forestry (LULUCF) nel 2020 ha rimosso circa 3,9 gigatonnellate di CO₂, pari a circa il 10% delle emissioni fossili globali. Tuttavia, il tasso di deforestazione globale continua a essere elevato, mettendo a rischio questo equilibrio.


Quali soluzioni per ridurre le emissioni?

La transizione verso un sistema energetico più sostenibile è al centro delle strategie climatiche mondiali. Alcune delle soluzioni chiave includono:

Espansione delle rinnovabili: aumentare la quota di energia eolica, solare e idroelettrica per sostituire i combustibili fossili.
Efficienza energetica: migliorare la gestione dei consumi energetici negli edifici, nei trasporti e nell’industria.
Mobilità sostenibile: investire nei trasporti pubblici e nella diffusione di veicoli elettrici.
Economia circolare: ridurre gli sprechi, promuovere il riuso e migliorare il riciclo dei materiali.
Rimboschimento: proteggere le foreste esistenti e piantare nuovi alberi per assorbire più CO₂.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle soluzioni più promettenti per incentivare l’autoconsumo collettivo e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.


Conclusione: agire è una necessità

I dati presentati alla COP27 mostrano che il mondo è ancora lontano dagli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, che prevede una riduzione del 43% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010. Al momento, invece, le emissioni stanno aumentando del 10,6%, rendendo sempre più difficile limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C.

La transizione energetica non è più una scelta, ma un’urgenza. È necessario un impegno coordinato tra governi, aziende e cittadini per accelerare l’adozione di soluzioni sostenibili e limitare gli impatti del cambiamento climatico.

CretaES continua a promuovere tecnologie e modelli energetici innovativi per supportare questa transizione. Unisciti a noi nella sfida per un futuro più sostenibile! 🌍♻️💡

Per approfondire e per altri interessanti grafici sul tema: https://lab24.ilsole24ore.com/cop27-dati-CO2-mondo/

L’idrogeno è da tempo al centro del dibattito sulla transizione energetica. Considerato un vettore energetico chiave per la decarbonizzazione, il suo impiego potrebbe rappresentare una soluzione strategica per settori difficili da elettrificare (i cosiddetti hard-to-abate). Tuttavia, esistono ancora molte sfide da superare, soprattutto in termini di efficienza e costi.

Idrogeno come Sistema di Accumulo

Uno degli utilizzi più promettenti dell’idrogeno riguarda l’accumulo di energia rinnovabile. Le fonti energetiche come il solare e l’eolico sono per natura intermittenti e non sempre producono energia quando c’è domanda. L’idrogeno può fungere da buffer, permettendo di stoccare l’energia in eccesso e rilasciarla nei momenti di minore produzione. Tuttavia, l’attuale efficienza complessiva del ciclo di conversione (elettrolisi, stoccaggio e riconversione in elettricità) si attesta intorno al 40%, un valore ancora poco competitivo rispetto ad altre soluzioni di accumulo.

Le Tecnologie di Produzione dell’Idrogeno

I processi di produzione dell’idrogeno si suddividono in quattro principali categorie:

  1. Processi termici – estrazione di idrogeno da combustibili fossili (come il reforming del metano).
  2. Processi biologici – sfruttano microrganismi per produrre idrogeno da biomasse.
  3. Processi elettrolitici – utilizzano energia elettrica (preferibilmente da fonti rinnovabili) per scindere l’acqua in idrogeno e ossigeno.
  4. Processi sinergici – combinano più tecnologie per massimizzare l’efficienza.

Tra queste, l’elettrolisi dell’acqua è la strada più promettente per la produzione di idrogeno verde, ma il consumo di energia è ancora elevato.

Dove Può Essere Utilizzato l’Idrogeno?

Le prospettive di utilizzo futuro dell’idrogeno coprono diversi settori, anche se con potenzialità e limiti differenti:

  • Settore industriale: già oggi l’idrogeno è impiegato nei processi di raffinazione e nella produzione di ammoniaca, con un potenziale crescente per la decarbonizzazione di altri settori manifatturieri.
  • Trasporti: l’idrogeno potrebbe giocare un ruolo nel trasporto pesante e nell’aviazione, ma i costi elevati e la bassa efficienza rispetto alle batterie elettriche lo rendono meno competitivo per il trasporto leggero.
  • Rete elettrica: potrebbe supportare la stabilizzazione delle reti rinnovabili, fungendo da accumulo di lungo periodo, ma al momento i costi sono ancora elevati.

Idrogeno Sì, Idrogeno No?

L’idrogeno è un pilastro delle politiche europee di decarbonizzazione, ma il suo sviluppo deve affrontare ancora molte sfide tecnologiche ed economiche. Mentre in alcuni settori il suo utilizzo è già consolidato, in altri è ancora troppo costoso e immaturo per una diffusione su larga scala. Il futuro dell’idrogeno dipenderà dalle innovazioni tecnologiche e dai finanziamenti pubblici e privati che ne favoriranno la competitività.

CretaES continuerà a seguire da vicino l’evoluzione delle tecnologie energetiche per un futuro più sostenibile. Resta aggiornato con noi! 🚀⚡

Per approfondire il tema: https://www.rse-web.it/news/il-nuovo-numero-degli-ape-appunti-di-energia-e-dedicato-allidrogeno/

Il 15 febbraio 2025, presso la Sala delle Culture del Palazzo della Provincia di Catanzaro, si terrà un evento di grande rilevanza per il futuro delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). “Le comunità energetiche: opportunità per i territori”, organizzato dal Rotary Distretto 2102 con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, sarà un’importante occasione di confronto tra istituzioni, esperti del settore energetico e rappresentanti delle amministrazioni locali.

L’incontro vedrà la partecipazione di figure di spicco nel panorama energetico e finanziario, con l’obiettivo di approfondire le opportunità offerte dalle CER per i cittadini, le imprese e i territori. Saranno trattati temi fondamentali come l’evoluzione delle green community, il ruolo delle banche nel sostegno alle CER e le strategie per una condivisione efficiente dell’energia rinnovabile.

L’intervento di Daniele Menniti: il ruolo delle Comunità Energetiche

Tra i relatori d’eccezione ci sarà anche Daniele Menniti, docente di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale presso l’Università della Calabria e Presidente di CretaES, realtà che sviluppa soluzioni avanzate per la gestione e l’ottimizzazione delle CER.

Il suo intervento, previsto alle 10:20, sarà incentrato sul tema:
🔹 “Comunità Energetiche Rinnovabili: una rivoluzione dal basso, con i cittadini che diventano attori”.

Il Professore Menniti illustrerà come le CER rappresentino una delle più grandi innovazioni del settore energetico, trasformando i cittadini da semplici consumatori a protagonisti attivi della produzione e gestione dell’energia. Verranno analizzate le sfide attuali, le opportunità offerte dalla condivisione dell’energia rinnovabile e il ruolo delle tecnologie abilitanti per il loro sviluppo.

L’intervento si inserisce in un panel ricco di contributi autorevoli, tra cui quello di Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM, che parlerà delle green community, e Francesco Fontana, esperto di Enel X Italia, che approfondirà i vantaggi territoriali derivanti dalla condivisione energetica.

Un appuntamento da non perdere

L’evento offrirà anche spazio a testimonianze dirette di amministratori locali che stanno già sperimentando modelli virtuosi di CER, come i sindaci di Paterno Calabro e Amantea, e si concluderà con un momento di interazione con il pubblico, a partire dalle 12:30.

La transizione energetica passa attraverso la partecipazione attiva dei territori: questa giornata sarà un’opportunità per comprendere meglio come le Comunità Energetiche possano rappresentare un volano per lo sviluppo sostenibile.

📍 Appuntamento a Catanzaro, sabato 15 febbraio 2025, Sala delle Culture – Palazzo della Provincia.

Non mancate! 🚀♻️

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico, l’aumento dei costi energetici e la crescente povertà energetica hanno messo in evidenza l’urgenza di trasformare i nostri sistemi energetici. La transizione energetica non è più un’opzione, ma una necessità. In questo contesto, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno emergendo come una soluzione innovativa e inclusiva, capace di affrontare queste sfide coinvolgendo direttamente i cittadini.

Le CER rappresentano un modello di aggregazione volontaria, in cui i membri – cittadini, imprese ed enti locali – collaborano per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile. Queste comunità si basano su principi di solidarietà e partecipazione, promuovendo l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico. Grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini, le CER favoriscono la riduzione delle emissioni di CO2, il risparmio energetico e una maggiore consapevolezza sull’uso responsabile dell’energia.

I vantaggi delle CER sono molteplici:

  • Riduzione dei costi energetici: Attraverso la produzione e il consumo di energia “a chilometro zero”, si riducono i costi di trasporto e distribuzione.
  • Sostenibilità ambientale: L’adozione di fonti rinnovabili aiuta a contrastare l’impatto del cambiamento climatico e riduce la dipendenza da fonti fossili.
  • Benefici sociali ed economici: Le CER rafforzano il senso di comunità, migliorano la qualità della vita e generano opportunità economiche per il territorio.

Oltre alla produzione e al consumo di energia, le CER possono operare anche come gruppi d’acquisto, sfruttando la loro forza aggregativa per negoziare condizioni vantaggiose con fornitori di tecnologia, istituti di credito e fornitori energetici. Inoltre, la possibilità di aggregare più CER in consorzi amplia le opportunità di innovazione e competitività, offrendo soluzioni ancora più efficaci per bilanciare la domanda e l’offerta di energia.

Un Modello di Transizione Inclusiva
Le CER non sono solo un’opportunità tecnologica, ma un vero e proprio strumento di inclusione sociale. Coinvolgendo i cittadini nella gestione delle risorse energetiche, permettono di superare le barriere legate all’accettabilità sociale di impianti di grandi dimensioni e di valorizzare le risorse locali, come i tetti delle abitazioni o le aree incolte, per la produzione di energia rinnovabile. Questo modello consente una transizione energetica più equa e partecipata, in cui tutti possono beneficiare dei vantaggi economici e ambientali.

La transizione verso un sistema energetico sostenibile richiede l’impegno di tutti, e le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una risposta concreta e innovativa alle sfide del nostro tempo. Diventare attori del cambiamento è possibile: con le CER, possiamo costruire insieme un futuro più verde, sostenibile e solidale.

E’ possibile per i cittadini, le imprese e le istituzioni pubbliche, ridurre la loro spesa energetica, contribuire alla riduzione della dipendenza energetica e alla decarbonizzazione del sistema energetico nazionale e, contemporaneamente, fare tutto ciò a costi decisamente ridotti e compatibili con le loro possibilità economiche?
Sebbene questi obiettivi possano sembrare in contrasto, da qualche tempo esiste in Italia una soluzione accessibile e alla portata di tutti: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le opportunità offerte dalle CER verranno illustrate martedì 17 settembre a Falerna, presso la suggestiva location di “Villa Ventura”, in un workshop dedicato principalmente a supportare le Pubbliche Amministrazioni Locali, i cittadini e le imprese che hanno avviato la costituzione di una CER ma che necessitano di un concreto supporto tecnico-amministrativo per renderla operativa.
L’evento, organizzato e promosso dallo Spin-Off Accademico dell’Università della Calabria, vedrà l’apertura con i saluti della Presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro, del Presidente dell’Uncem Calabria, Dott. Vincenzo Mazzei, del Sindaco della Città di Amantea, Vincenzo Pellegrino, e del Prof. Daniele Menniti, Ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia presso l’Università della Calabria.
Il Prof. Menniti terrà anche la relazione iniziale “Cosa sono e come funzionano le CER: Modelli di Sostenibilità Autonoma senza incentivi MASE e PNRR”, con la quale illustrerà un modello partecipativo che, pur muovendosi nel quadro regolatorio previsto dalla normativa italiana vigente sul tema autoconsumo diffuso, persegue l’obiettivo di aggregare cittadini e operatori economici con il supporto eventuale di Istituzioni Pubbliche, al fine di creare realtà locali il più possibile energeticamente indipendenti attraverso soluzioni finanziariamente ed economicamente sostenibili anche senza il supporto di politiche incentivanti quali quelle attualmente previste dal Decreto MASE.
Durante l’evento, verranno illustrate le procedure pratiche da seguire per la costituzione di una CER, dalla scelta del soggetto giuridico più idoneo, alla redazione dell’Atto Costitutivo, dello Statuto e del Regolamento di Funzionamento e Ripartizione degli Incentivi tra gli associati, nonché le linee guida per la registrazione della CER presso l’Agenzia delle Entrate (AdE) e l’utilizzo del portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ) che consente anche di gestire la richiesta degli incentivi PNRR previsti dal Decreto CACER (n. 414 del 7/12/2024, emanato dal Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica a gennaio 2024).
A seguire, le presentazioni di esperienze concrete di applicazione del modello partecipativo proposto, con gli interventi di Lucia Papaianni, Sindaco di Paterno Calabro (anche in rappresentanza 2
della Green Community Savuto-Serre), Michele Mesiano, Sindaco di Francica, Salvatore Parrotta, Sindaco di Panettieri e Vittorio Scerbo, Sindaco di Marcellinara, che illustreranno come le loro Amministrazioni comunali abbiano già promosso e avviato Comunità Energetiche Rinnovabili nei rispettivi territori.
Infine, Valentino Cuda, Presidente della CER “Riviera dei Tramonti” promossa dallo Spinoff Accademico Creta Energie Speciali, presenterà questo progetto come esempio di rivoluzione energetica promossa dal basso, grazie all’iniziativa di Cittadini e imprese.

Creta Energie Speciali è entusiasta di partecipare e supportare l’evento organizzato dal Comune di Crucoli dedicato alle Comunità Energetiche Rinnovabili, intitolato “Perché e Come”. L’appuntamento è fissato per il 15 luglio alle ore 17:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Crucoli.

Questo evento rappresenta un’occasione imperdibile per comprendere a fondo i benefici delle comunità energetiche rinnovabili e il loro funzionamento. Sarà anche un momento di incontro e dialogo con esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni locali, pronti a condividere conoscenze e strategie per un futuro energetico sostenibile.

Parteciperanno all’incontro figure di rilievo come il Sindaco di Crucoli, Arch. Cataldo Librandi, l’Assessore alla Programmazione Fondi Europei, Ing. Gianfranco Gagliardi, il Dirigente dell’Area Amministrativa, Tributi e Servizi di Rete, Geom. Salvatore Flotta, e il Professore Ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia dell’Università della Calabria, Prof. Ing. Daniele Menniti.

Durante l’evento, verranno approfonditi i temi legati all’energia sostenibile, al ruolo attivo dei cittadini nelle comunità energetiche e alle opportunità di finanziamento europeo per progetti innovativi nel campo delle energie rinnovabili.

Invitiamo calorosamente tutta la cittadinanza a partecipare per contribuire attivamente alla transizione energetica del nostro territorio e scoprire come ognuno di noi può fare la differenza.

Non mancate a questo importante appuntamento per essere protagonisti del cambiamento verso un futuro più verde e sostenibile!

Siamo entusiasti di presentare il nostro ultimo progetto pionieristico, “SmartHydroGrid”, sostenuto dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) nell’ambito dei finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Questa iniziativa, sotto l’egida degli investimenti per la ricerca e sviluppo nel settore dell’idrogeno, rappresenta un passo significativo verso l’integrazione e la valorizzazione delle energie rinnovabili nel tessuto produttivo e sociale del nostro Paese e dell’Europa.

Il progetto mira a reinventare il paradigma energetico attuale, facendo leva sulle FER (Fonti di Energia Rinnovabile), nonostante le loro intrinseche sfide come l’imprevedibilità e la variabilità della produzione. SmartHydroGrid propone un modello innovativo basato sulle smart microgrid, che consentono una gestione efficiente e dinamica dell’energia rinnovabile, promuovendo l’uso dell’idrogeno come vettore energetico versatile.

In particolare, il progetto si concentra sull’integrazione di diverse tecnologie avanzate, tra cui le soluzioni per lo stoccaggio dell’energia, le smart grid e il power to gas, per facilitare una transizione fluida verso un’economia decarbonizzata. Queste innovazioni consentiranno di superare i limiti delle fonti rinnovabili, rendendo possibile una produzione energetica più coerente con i bisogni attuali e futuri.

L’obiettivo di SmartHydroGrid è quello di sviluppare un sistema di gestione e controllo all’avanguardia, supportato da piattaforme digitali come il Digital Twin, che ottimizzi l’utilizzo e la distribuzione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Il nostro approccio mira a massimizzare l’efficienza energetica e a supportare il ciclo completo dell’idrogeno verde, dalla sua produzione alla distribuzione e alla conversione in energia elettrica.

Il progetto sarà implementato attraverso due impianti pilota, che serviranno come modello per la futura espansione: un impianto small scale a Fano, gestito da Techfem S.p.A., e un più ampio impianto reale a Arezzo, sotto la guida di Centria S.r.l. Queste installazioni dimostrative saranno cruciali per testare e perfezionare il nostro modello SmartHydroGrid.

In collaborazione con partner di eccellenza come Techfem S.p.A., Centria S.r.l., Regas S.r.l., e l’Università della Calabria, Creta Energie Speciali (CretaES) si impegna non solo nel progresso tecnologico ma anche nella creazione di un futuro energetico sostenibile. Con un finanziamento totale di € 3.967.207,77, siamo pronti a rendere la transizione energetica una realtà tangibile e efficace.

Restate connessi per ulteriori aggiornamenti su questo entusiasmante viaggio verso l’innovazione e la sostenibilità. Con SmartHydroGrid, stiamo tracciando la strada verso un domani più verde e tecnologicamente avanzato.

Il futuro dell’energia passa attraverso l’innovazione e la collaborazione. È con grande entusiasmo che annunciamo un evento imperdibile per chiunque sia interessato al mondo dell’energia sostenibile: il seminario “Comunità Energetiche: Prospettive ed Opportunità”, che si terrà il 7 marzo alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare di Montalto Uffugo.

Il seminario vedrà la partecipazione del Sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, e l’introduzione della Prof.ssa Francesca Guerriero, Direttrice del DIMEG dell’Università della Calabria. A relazionare sarà il Prof. Daniele Menniti, che condividerà la sua visione sull’importanza e sulle potenzialità delle comunità energetiche, supportato dalla sua esperienza con CRETA Energie Speciali S.r.l., una società leader nel settore.

Questo evento non solo approfondirà il tema delle comunità energetiche e del loro impatto positivo sul territorio e sull’ambiente, ma offrirà anche l’opportunità ai partecipanti di interagire con gli esperti, ponendo domande e condividendo opinioni.

Invitiamo tutti i cittadini, gli studenti e i professionisti interessati a questa tematica a partecipare al seminario. È un’occasione unica per comprendere meglio come le energie rinnovabili e le comunità energetiche possano giocare un ruolo cruciale nel nostro futuro energetico.

Non perdete l’occasione di essere parte di un futuro energetico più sostenibile e resiliente. Vi aspettiamo a Montalto Uffugo!

Annunciamo con entusiasmo il seminario dedicato al lancio del progetto per la comunità energetica di Plataci, un’iniziativa che sottolinea il nostro impegno verso un futuro sostenibile alimentato da energie rinnovabili. L’evento si terrà venerdì 8 marzo alle ore 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Plataci.

Questo progetto, guidato da Creta Energie Speciali in collaborazione con il Comune di Plataci, mira a trasformare la località in un modello di autosufficienza e sostenibilità energetica attraverso l’uso di tecnologie verdi come pannelli solari e turbine eoliche.

Durante il seminario, discuteremo l’importanza delle comunità energetiche nel promuovere un sistema elettrico più pulito e resiliente. Avremo il piacere di ascoltare esperti del settore, tra cui il Sindaco di Plataci e il Direttore di Creta Energie Speciali, che condivideranno visioni e dettagli sul progetto.

Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo importante evento. È un’opportunità per conoscere da vicino come Plataci sta facendo passi da gigante verso l’energia pulita, e come potete essere parte di questa transizione verso un futuro energetico sostenibile.

Unitevi a noi per scoprire come Plataci sta avanzando verso un futuro rinnovabile con energia pulita e comunità forti.

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