La transizione energetica in Italia compie un nuovo passo avanti con il deposito dei progetti per due impianti di accumulo energetico BESS (Battery Energy Storage System) nel Comune di Magliano Alpi. Questi innovativi sistemi permettono di immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili e rilasciarla quando necessario, migliorando l’affidabilità della rete elettrica e riducendo la dipendenza da fonti fossili.

Cosa sono i sistemi BESS e perché sono fondamentali

Gli impianti BESS rappresentano una delle tecnologie chiave per la stabilità del sistema elettrico nel contesto delle energie rinnovabili. Il loro funzionamento è semplice quanto strategico: l’energia generata da impianti fotovoltaici, eolici o da altre fonti rinnovabili viene accumulata in batterie di grande capacità e rilasciata nei momenti di maggiore richiesta. Questo permette di ridurre gli sprechi, ottimizzare l’uso dell’energia prodotta e garantire una fornitura costante anche quando le fonti rinnovabili non sono disponibili.

L’importanza di queste infrastrutture è sottolineata dalle direttive europee, che puntano a raggiungere il 45% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030. In questo scenario, il ruolo dei BESS diventa cruciale per il bilanciamento della rete e per supportare la crescente elettrificazione del sistema energetico.

I progetti previsti a Magliano Alpi

I due impianti previsti a Magliano Alpi saranno realizzati in un’area agricola sul Beinale, adiacente alla sottostazione Terna, e nell’area dell’ex discoteca “Cesar Palace”. Le dimensioni di questi progetti sono considerevoli:

  • Impianto nell’area dell’ex discoteca
    • Potenza: 150 Megawatt (MW)
    • Capacità di accumulo: 600 Megawattora (MWh)
    • Struttura: 150 container suddivisi in 30 gruppi di isole
  • Impianto nella zona della sottostazione Terna
    • Potenza: 58 Megawatt (MW)
    • Struttura: 140 container suddivisi in 15 gruppi di isole

Questi impianti si inseriscono nel quadro delle strategie nazionali per lo sviluppo dell’accumulo energetico, contribuendo alla flessibilità e stabilità della rete elettrica.

Le preoccupazioni del Comune e la necessità di un dialogo aperto

Nonostante l’importanza strategica di questi progetti, l’amministrazione comunale di Magliano Alpi ha espresso parere negativo dal punto di vista politico-amministrativo, sottolineando la necessità di un confronto con i cittadini e le pubbliche amministrazioni. In particolare, la Giunta comunale ha richiesto la convocazione di una Conferenza dei servizi simultanea per valutare al meglio l’impatto e le compensazioni legate alla realizzazione degli impianti.

Il sindaco Marco Bailo ha evidenziato che gli impianti non avranno impatti negativi sull’atmosfera o sul sottosuolo e che saranno mascherati da siepi e alberature per ridurre l’impatto visivo. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di un dialogo trasparente tra le parti coinvolte.

Accumulo energetico e il futuro della transizione energetica

Il caso di Magliano Alpi dimostra come l’accumulo energetico sia destinato a giocare un ruolo di primo piano nel percorso verso un sistema elettrico più sostenibile. Per accelerare la transizione ecologica, è fondamentale trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e consenso territoriale.

CretaES, da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni per l’accumulo energetico e l’integrazione delle fonti rinnovabili, continua a monitorare e supportare questi processi, offrendo competenze e tecnologie per una gestione più efficiente dell’energia.

Se vuoi saperne di più sulle opportunità offerte dai sistemi di accumulo e sulle soluzioni per la transizione energetica, contattaci: il nostro team è a disposizione per approfondire ogni aspetto legato alle Comunità Energetiche e alle tecnologie di accumulo! 🚀🔋

Negli ultimi anni, la lotta contro il cambiamento climatico è diventata sempre più urgente. La COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha portato all’attenzione mondiale il problema delle emissioni di CO₂ e la necessità di strategie efficaci per la loro riduzione. I dati mostrano che, nonostante gli sforzi di molti paesi, le emissioni continuano a crescere, con significative differenze tra le economie globali.


Chi sono i maggiori responsabili delle emissioni di CO₂?

Secondo il report della Commissione Europea sulle emissioni globali, nel 2021 le emissioni di CO₂ sono aumentate del 5,3% rispetto al 2020, avvicinandosi ai livelli pre-pandemia. I principali paesi responsabili delle emissioni sono:

  • Cina (33% delle emissioni globali)
  • Stati Uniti (12,5%)
  • Unione Europea (7,3%)
  • India (7%)
  • Russia (5%)

Questi cinque attori rappresentano insieme oltre il 65% delle emissioni globali di CO₂ di origine fossile. La Cina, in particolare, ha superato gli Stati Uniti come principale emettitore nel 2005, e oggi produce da sola più CO₂ di quanto facciano insieme le economie di USA, UE, India e Russia.


Emissioni pro capite e storiche: una prospettiva diversa

Se si analizzano le emissioni pro capite, il quadro cambia. Gli Stati Uniti restano al primo posto, seguiti da Australia, Canada e Arabia Saudita, mentre la Cina, a causa della sua vasta popolazione, ha valori più bassi.

Guardando invece le emissioni storiche cumulate dal 1850 a oggi, gli USA e l’UE restano i principali responsabili del riscaldamento globale, con un contributo storicamente molto più elevato rispetto alla Cina e all’India. Questo è un tema centrale nei negoziati climatici: i paesi emergenti sostengono che le economie sviluppate, avendo beneficiato per decenni dell’uso di combustibili fossili, dovrebbero assumersi una maggiore responsabilità nella riduzione delle emissioni.


Quali settori inquinano di più?

Le emissioni di CO₂ derivano da diversi settori economici, ma la produzione di energia rimane la fonte principale di inquinamento globale. Ecco la suddivisione per settore:

  • Energia e produzione elettrica – 44% delle emissioni globali
  • Industria pesante – 24%
  • Trasporti – 16%
  • Edilizia e riscaldamento – 10%
  • Altri settori industriali – 6%

L’industria dell’energia rimane la principale responsabile dell’aumento delle emissioni. In Cina, ad esempio, il 44% delle emissioni nazionali proviene dalla produzione di elettricità, ancora fortemente dipendente dal carbone.


Il ruolo delle foreste e delle soluzioni naturali

Un aspetto fondamentale nella lotta contro le emissioni di CO₂ è il ruolo delle foreste. Le aree verdi globali assorbono anidride carbonica, mitigando così l’impatto delle emissioni umane. Tuttavia, la deforestazione sta riducendo questa capacità naturale.

Il settore del Land Use, Land-Use Change and Forestry (LULUCF) nel 2020 ha rimosso circa 3,9 gigatonnellate di CO₂, pari a circa il 10% delle emissioni fossili globali. Tuttavia, il tasso di deforestazione globale continua a essere elevato, mettendo a rischio questo equilibrio.


Quali soluzioni per ridurre le emissioni?

La transizione verso un sistema energetico più sostenibile è al centro delle strategie climatiche mondiali. Alcune delle soluzioni chiave includono:

Espansione delle rinnovabili: aumentare la quota di energia eolica, solare e idroelettrica per sostituire i combustibili fossili.
Efficienza energetica: migliorare la gestione dei consumi energetici negli edifici, nei trasporti e nell’industria.
Mobilità sostenibile: investire nei trasporti pubblici e nella diffusione di veicoli elettrici.
Economia circolare: ridurre gli sprechi, promuovere il riuso e migliorare il riciclo dei materiali.
Rimboschimento: proteggere le foreste esistenti e piantare nuovi alberi per assorbire più CO₂.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle soluzioni più promettenti per incentivare l’autoconsumo collettivo e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.


Conclusione: agire è una necessità

I dati presentati alla COP27 mostrano che il mondo è ancora lontano dagli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, che prevede una riduzione del 43% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010. Al momento, invece, le emissioni stanno aumentando del 10,6%, rendendo sempre più difficile limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C.

La transizione energetica non è più una scelta, ma un’urgenza. È necessario un impegno coordinato tra governi, aziende e cittadini per accelerare l’adozione di soluzioni sostenibili e limitare gli impatti del cambiamento climatico.

CretaES continua a promuovere tecnologie e modelli energetici innovativi per supportare questa transizione. Unisciti a noi nella sfida per un futuro più sostenibile! 🌍♻️💡

Per approfondire e per altri interessanti grafici sul tema: https://lab24.ilsole24ore.com/cop27-dati-CO2-mondo/

Il 15 febbraio 2025, presso la Sala delle Culture del Palazzo della Provincia di Catanzaro, si terrà un evento di grande rilevanza per il futuro delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). “Le comunità energetiche: opportunità per i territori”, organizzato dal Rotary Distretto 2102 con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, sarà un’importante occasione di confronto tra istituzioni, esperti del settore energetico e rappresentanti delle amministrazioni locali.

L’incontro vedrà la partecipazione di figure di spicco nel panorama energetico e finanziario, con l’obiettivo di approfondire le opportunità offerte dalle CER per i cittadini, le imprese e i territori. Saranno trattati temi fondamentali come l’evoluzione delle green community, il ruolo delle banche nel sostegno alle CER e le strategie per una condivisione efficiente dell’energia rinnovabile.

L’intervento di Daniele Menniti: il ruolo delle Comunità Energetiche

Tra i relatori d’eccezione ci sarà anche Daniele Menniti, docente di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale presso l’Università della Calabria e Presidente di CretaES, realtà che sviluppa soluzioni avanzate per la gestione e l’ottimizzazione delle CER.

Il suo intervento, previsto alle 10:20, sarà incentrato sul tema:
🔹 “Comunità Energetiche Rinnovabili: una rivoluzione dal basso, con i cittadini che diventano attori”.

Il Professore Menniti illustrerà come le CER rappresentino una delle più grandi innovazioni del settore energetico, trasformando i cittadini da semplici consumatori a protagonisti attivi della produzione e gestione dell’energia. Verranno analizzate le sfide attuali, le opportunità offerte dalla condivisione dell’energia rinnovabile e il ruolo delle tecnologie abilitanti per il loro sviluppo.

L’intervento si inserisce in un panel ricco di contributi autorevoli, tra cui quello di Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM, che parlerà delle green community, e Francesco Fontana, esperto di Enel X Italia, che approfondirà i vantaggi territoriali derivanti dalla condivisione energetica.

Un appuntamento da non perdere

L’evento offrirà anche spazio a testimonianze dirette di amministratori locali che stanno già sperimentando modelli virtuosi di CER, come i sindaci di Paterno Calabro e Amantea, e si concluderà con un momento di interazione con il pubblico, a partire dalle 12:30.

La transizione energetica passa attraverso la partecipazione attiva dei territori: questa giornata sarà un’opportunità per comprendere meglio come le Comunità Energetiche possano rappresentare un volano per lo sviluppo sostenibile.

📍 Appuntamento a Catanzaro, sabato 15 febbraio 2025, Sala delle Culture – Palazzo della Provincia.

Non mancate! 🚀♻️

en_GB