Nel pomeriggio del 10 settembre 2025, nell’ambito della 117ª Conferenza Internazionale AEIT, ospitata ad Amantea presso il Mediterraneo Palace Hotel, si terrà una tavola rotonda dal titolo:

“Comunità Energetiche Rinnovabili: tecnologie, opportunità e sfide per lo sviluppo delle aree interne”

L’incontro, moderato da Alessandro Vizzarri, Presidente dell’AICT Society AEIT, vedrà protagonisti autorevoli rappresentanti del mondo accademico, industriale e della ricerca.

Protagonisti del dibattito

Tra i relatori:

  • Alberto Bonadonna e Andrea Falciai – Accenture
  • Giovanni Brusco – Creta Energie Speciali (CretaES)
  • Antonino Rollo – RSE S.p.A.
  • Floriano De Rango – Spintel
  • Daniele Menniti – Università della Calabria
  • Luciano Talarico – Intendo

L’intervento di Creta Energie Speciali

Un momento centrale della tavola rotonda sarà l’intervento dell’Ing. Giovanni Brusco, PhD, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico di Creta Energie Speciali. Brusco, con un passato di ricerca all’Università della Calabria e autore di numerosi studi scientifici, illustrerà la nuova piattaforma di gestione in tempo reale delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sviluppata da CretaES.

Tra le tecnologie di punta presentate, gli smart meter in grado di effettuare misurazioni ogni 5 secondi sui consumi e la produzione energetica dei membri della comunità. Questo sistema innovativo favorisce una condivisione più efficiente dell’energia, con significativi vantaggi sia ambientali che economici, integrando inoltre funzionalità per il Demand Response e garantendo flessibilità al sistema elettrico nazionale.

Il contributo dell’Università della Calabria e l’importanza delle aree interne

Il Prof. Ing. Daniele Menniti, docente di Sistemi Elettrici per l’Energia presso l’Università della Calabria, membro del Comitato Organizzatore Locale di AEIT2025 e responsabile dell’unità UNICAL del GUSEE, porterà in tavola la prospettiva accademica sul legame tra CER e sviluppo sostenibile delle aree interne.

Le zone interne della Calabria, ricche di paesaggi e fonti rinnovabili, si trovano a fronteggiare un forte fenomeno di spopolamento. Secondo Menniti, una pianificazione attenta per lo sviluppo di impianti rinnovabili può non solo promuovere la transizione energetica, ma diventare un volano per il rilancio economico, la creazione di occupazione, il rafforzamento dei servizi locali e la valorizzazione del territorio.

La Calabria come laboratorio innovativo

L’iniziativa rappresenta un’occasione di confronto sia tecnico sia strategico, con l’obiettivo di configurare le CER come strumenti chiave per il rilancio delle aree interne, per la lotta alla povertà energetica e per la costruzione di un modello replicabile a livello nazionale ed europeo. Si punta a unire innovazione, equità sociale e sviluppo territoriale.

In questo scenario, è significativo il ruolo di Antonino Rollo, ex studente dell’Unical oggi ricercatore presso RSE S.p.A. nel “Gruppo Utente al Centro”. La sua partecipazione testimonia l’eccellenza formativa dell’Ateneo calabrese, capace di formare professionisti apprezzati nei principali centri di ricerca nazionali.

Un appello etico di ampio respiro

A eco dell’iniziativa, giunge la “Lettera aperta al Governo e al Parlamento” – promossa dal Convegno dei Vescovi delle Aree Interne e già firmata da oltre 140 tra Cardinali, Arcivescovi, Vescovi e Abati – che ricorda che lo sviluppo delle aree fragili non è solo una questione economica, ma anche etica e sociale. Il documento, che invita istituzioni e cittadini a una responsabilità condivisa, sarà consegnato all’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud, Isole e Aree Fragili” come stimolo per politiche operative e concrete.

🔗 Per saperne di più

📰 Leggi l’articolo completo su Corriere della Calabria

📰Leggi anche l’articolo su Il Dispaccio

📅 Scopri il programma completo della conferenza AEIT sul sito ufficiale dell’AEIT: https://convegni.aeit.it/misw7/struttura/pagedin.php?web=aeit2025&page_cod=home&page_mod=open

Con questa presenza nel cuore del dibattito sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, Creta Energie Speciali conferma il proprio impegno a fare la differenza nella transizione energetica e nello sviluppo sostenibile delle comunità locali.

Dal 10 al 12 settembre 2025, la città di Amantea (CS) ospiterà un appuntamento da non perdere per chi opera nei settori dell’energia, dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica: l’AEIT2025 International Annual Conference, presso il Mediterraneo Palace Hotel.

Organizzata da AEIT – Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni, la conferenza rappresenta un forum internazionale in cui accademici, professionisti, imprese, istituzioni e comunità locali si confronteranno sulle sfide energetiche globali, con un’attenzione particolare alla decarbonizzazione e alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

Perché partecipare all’AEIT2025?

Se ti occupi di energia, innovazione o sviluppo sostenibile, AEIT2025 è l’evento giusto per te. AEIT2025 si propone come un luogo di incontro tra mondo accademico, istituzioni, industria e comunità locali, in cui condividere idee innovative, ricerche scientifiche e best practice applicate ai settori strategici dell’energia rinnovabile, dei sistemi elettrici, dell’automazione, dell’elettronica e delle ICT.

La conferenza rappresenta un’opportunità unica per:

  • Esplorare i nuovi scenari della transizione energetica;
  • Presentare e conoscere progetti concreti sul territorio;
  • Rafforzare il dialogo tra enti locali e attori dell’innovazione;
  • Promuovere una formazione tecnica di alto livello.

Il ruolo delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Tra i temi centrali di AEIT2025 ci saranno le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), considerate un elemento chiave per costruire un modello energetico condiviso, sostenibile e resiliente.

Durante la conferenza, il Prof. Daniele Menniti dell’Università della Calabria, attivo da anni nella promozione delle CER, parteciperà a diverse tavole rotonde dedicate al tema, portando un prezioso contributo scientifico e operativo.

Un invito alla partecipazione attiva

AEIT2025 non è solo un evento da seguire, ma da vivere.
Invitiamo Comuni, enti pubblici, professionisti, ricercatori e aziende a essere parte attiva di questo momento di confronto, portando idee, esperienze e buone pratiche da condividere con una rete nazionale e internazionale di esperti.

📅 Non mancare!

🗓️ Quando: 10–12 settembre 2025


📍 Dove: Mediterraneo Palace Hotel, Via Stromboli 79 – 87032 Amantea (CS)
🔗 Come arrivare – Google Maps


👥 Chi può partecipare: Professionisti, ricercatori, enti pubblici, aziende, studenti e tutti coloro che si occupano di energia e innovazione


📌 Info e iscrizioni: disponibili sul sito ufficiale della conferenza [Clicca qui per iscriverti ad AEIT2025]

📌Programma completo:

Con l’adozione della direttiva RED II (2018/2001/UE), recepita in Italia con il Decreto Legislativo 199/2021, il nostro Paese ha compiuto un passo decisivo verso un modello energetico più sostenibile, partecipato e locale.
Un modello in cui cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni non sono più semplici consumatori, ma diventano produttori e attori attivi del sistema energetico.

Nascono così le Comunità di Energia Rinnovabile (CER): aggregazioni tra utenti che si uniscono per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili, generata in prossimità e in modo collaborativo.
Un’opportunità che unisce vantaggi ambientali, economici e sociali, aprendo la strada a una vera transizione energetica dal basso.

Una mappa per seguire lo sviluppo delle CER in Italia

Nell’ambito della Ricerca di Sistema (RdS), RSE S.p.a – Ricerca sul Sistema Energetico S.p.a. ha sviluppato un WebGIS interattivo per la localizzazione delle Comunità Energetiche in Italia, con l’obiettivo di:

  • Mappare lo stato di avanzamento delle CER sul territorio nazionale
  • Fornire informazioni qualitative su ogni iniziativa
  • Supportare il monitoraggio e la diffusione delle buone pratiche

Questa mappa, inizialmente lanciata in Piemonte, è oggi estesa a tutta Italia e consultabile online da chiunque voglia esplorare l’evoluzione delle CER nel proprio territorio.

🔗 Scopri la mappa interattiva delle CER in Italia – https://geoportale.rse-web.it/#/viewer/openlayers/769

Creta Energie Speciali: protagonisti della transizione energetica in Calabria

All’interno di questo contesto in continua evoluzione, Creta Energie Speciali, spin-off dell’Università della Calabria, è oggi uno dei principali partner tecnici in Calabria per la nascita e la delle Comunità Energetiche Rinnovabili.

In questi anni abbiamo supportato attivamente numerose configurazioni CER, in costante crescita ed evoluzione, che oggi trovano visibilità all’interno della mappa interattiva di RSE.

La mappa rappresenta uno strumento utile non solo per monitorare lo stato di avanzamento delle iniziative, ma anche per comprendere come, partendo dai territori, si possa contribuire concretamente alla decarbonizzazione del sistema energetico nazionale.

Grazie all’esperienza maturata sul campo, Creta Energie Speciali, affianca cittadini, enti pubblici e imprese in tutte le fasi del processo di costituzione di una CER:

  • Studio di fattibilità e progettazione tecnica
  • Costituzione giuridica della comunità
  • Scelta del modello organizzativo più adatto
  • Supporto normativo e accesso agli incentivi
  • Monitoraggio, gestione e assistenza post-attivazione

Con le CER, l’energia diventa un bene condiviso, generando vantaggi ambientali, economici e sociali.
Ogni territorio può così diventare protagonista della transizione energetica.

Oltre a supportare la nascita di nuove Comunità Energetiche, Creta Energie Speciali offre la possibilità a cittadini e imprese di aderire a CER già costituite, entrando così a far parte di una rete sostenibile e solidale di condivisione dell’energia.

Chi può partecipare?

Tutti! Anche se non hai un impianto fotovoltaico. Esistono due modalità di adesione:

Se vuoi installare un impianto fotovoltaico? Diventa PROSUMER

Se hai uno spazio disponibile (tetto, terreno, capannone), puoi diventare produttore e consumatore di energia all’interno di una CER:

  • Ottieni un contributo a fondo perduto fino al 40% grazie ai fondi del PNRR
  • Accedi alla tariffa incentivante del GSE, cumulabile con il contributo
  • Creta ti assiste in ogni fase: dalla progettazione alla realizzazione dell’impianto
  • Tutti! Anche se non hai un impianto fotovoltaico. Esistono due modalità di adesione:

Non puoi installare un impianto? Diventa CONSUMER

Anche senza un impianto fotovoltaico, puoi aderire a una CER e contribuire alla transizione energetica:

  • Consumi energia rinnovabile condivisa, prodotta da altri membri della comunità
  • Ottieni una quota degli incentivi economici, in base ai tuoi consumi
  • Basta installare uno smart meter per monitorare i consumi in tempo reale
  • Risparmi in bolletta, senza alcun investimento iniziale

In entrambe le modalità, partecipare a una CER significa scegliere un futuro più sostenibile, equo e partecipato.

Creta Energie Speciali S.r.l. – Al fianco dei territori per l’energia del futuro.

📩 Contattaci info@cretaes.com per scoprire come costituire una CER o aderire a una già esistente nella tua zona.
Siamo pronti ad accompagnarti nel percorso verso un’energia più pulita, condivisa e accessibile.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno cambiando il modo in cui produciamo, consumiamo e condividiamo l’energia. Per rendere ancora più efficiente e trasparente la gestione di questi ecosistemi energetici, la piattaforma Creta si aggiorna, introducendo nuove funzionalità e un’esperienza utente migliorata, sia per i membri della comunità che per i manager che la gestiscono.

Il cuore della piattaforma è la Dashboard Sintetica, riprogettata per offrire a colpo d’occhio tutti i dati essenziali:

  • Potenza prodotta, consumata, immessa e prelevata dalla rete in tempo reale.
  • Andamento giornaliero con grafici chiari e intuitivi.
  • Prezzi dell’energia e indicatori chiave di performance.

Grazie agli aggiornamenti ogni 5 secondi, è possibile seguire in diretta l’andamento dei flussi energetici e capire immediatamente dove ottimizzare.

Oltre al monitoraggio delle potenze e delle energie scambiate a 5 secondi nella Comunità, vi è la possibilità acquistare il modulo per monitorare lo stato dei singoli inverter e degli eventuali sistemi di accumulo, con la possibilità di verificare lo stato di carica e di salute delle batterie ed eventuali.

Infine, per i gestori di CER più esigenti si può acquistare il modulo di monitoraggio anche degli smart meter locali, per verificare eventuali anomalie dei misuratori.

Per le CER più evolute, inoltre, sta per essere rilasciato il modulo per la gestione ottimale dei sistemi di accumulo dei prosumer e centralizzati per massimizzare sia l’autoconsumo diretto che l’energia condivisa.


Siamo, quindi, pronti per i servizi ancillari di bilanciamento per i BSP (Balance Service Provider).

Monitoraggio in tempo reale: dal singolo impianto alla comunità

Gli utenti possono visualizzare:

  • I flussi istantanei di energia prodotti e consumati.
  • Lo stato degli impianti e degli smart meter.
  • Le variazioni di potenza negli ultimi 60 secondi.

I manager delle CER, invece, hanno accesso a strumenti di analisi aggregata, potendo controllare potenze esportate, importate, autoconsumo incentivato e ore equivalenti di funzionamento. Questo consente una gestione proattiva, riducendo sprechi e aumentando l’efficienza.

Analisi energetiche avanzate

Le nuove sezioni di analisi permettono di:

  • Valutare l’energia generata, autoconsumata e scambiata con la rete.
  • Analizzare i consumi per fasce orarie (F1, F2, F3).
  • Stimare ricavi e risparmi derivanti dall’autoconsumo incentivato.
  • Confrontare dati storici per individuare trend e migliorare le strategie di gestione.

Gestione integrata della CER

Con il menu Gestione CER, gli operatori possono visualizzare in un unico spazio:

  • Informazioni sul soggetto giuridico.
  • Elenco membri, POD e impianti.
  • Sistemi di monitoraggio installati.

Più dati vengono inseriti, più i report diventano completi, facilitando le decisioni strategiche e la pianificazione a lungo termine.

Perché questo aggiornamento è importante

Il nuovo Creta non è solo un restyling: è uno strumento evoluto per chi vuole fare della propria comunità un modello di efficienza e sostenibilità.
Con un monitoraggio preciso e decisioni basate su dati affidabili, le CER possono:

  • Ridurre i costi energetici.
  • Aumentare l’autonomia dalla rete.
  • Massimizzare i benefici economici degli incentivi.
  • Ridurre l’impatto ambientale.

🔋 In conclusione: più controllo, più consapevolezza, più energia condivisa

L’obiettivo della piattaforma Creta è rendere la partecipazione alle Comunità Energetiche Rinnovabili semplice, trasparente e coinvolgente. Grazie a questi aggiornamenti, i membri delle CER possono accedere a dati ancora più precisi e strumenti sempre più avanzati per monitorare, analizzare e condividere energia.

Resta aggiornato sul nostro blog per scoprire le prossime novità: la transizione energetica non si ferma, e noi con lei.

📞 Supporto sempre a portata di clic

Come sempre, il nostro team di supporto tecnico è pronto ad assisterti per qualsiasi dubbio o richiesta sull’utilizzo della piattaforma. Puoi contattarci direttamente all’indirizzo:

📧 info@cretaes.com

A Falerna è nato un progetto innovativo e concreto per produrre e condividere energia pulita: la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) “Riviera dei Tramonti”.

Grazie al supporto tecnico di Creta Energie Speciali S.r.l., spinoff dell’Università della Calabria, ogni cittadino può partecipare alla transizione energetica beneficiando di vantaggi economici e ambientali reali.

Come puoi partecipare?
Che tu possa o meno installare un impianto fotovoltaico, la CER è aperta a tutti:

Se puoi installare un impianto fotovoltaico (PROSUMER):

  • Ottieni fino al 40% di contributo a fondo perduto grazie al PNRR;
  • Accedi alla tariffa incentivante GSE, pienamente cumulabile;
  • Ricevi assistenza completa da Creta Energie Speciali per progettazione e realizzazione;
  • Condividi l’energia prodotta e ricevi incentivi economici.

💡 Se non puoi installare un impianto (CONSUMER):

  • Partecipa come consumatore dell’energia condivisa;
  • Ricevi una quota degli incentivi economici;
  • Installa uno smart meter per controllare i consumi;
  • Risparmia sulla bolletta, anche senza investire.

📆 Scadenza: 30 Novembre 2025


Hai tempo fino a questa data per:

  • Entrare nella CER;
  • Presentare la richiesta di contributo per il tuo impianto fotovoltaico.

💬 Contatti e Informazioni:
📞 +39 320 443 9663
📧 cer_RdT@cretas.com

Costruire insieme una comunità più giusta, sostenibile e conveniente è possibile.
Unisciti anche tu alla CER “Riviera dei Tramonti” e fai la differenza!

Agosto 2025 – Il tema delle comunità energetiche non è più solo materia da addetti ai lavori: oggi riguarda i cittadini, i territori, le amministrazioni locali. Ma già nel gennaio 2023 si avvertiva chiaramente che qualcosa stava cambiando. Il 19 gennaio, nella storica Sala del Parlamentino del CNEL a Roma, si è tenuto uno dei convegni più significativi sul tema: “Comunità energetiche e cittadini: stato dell’arte, opportunità e sostenibilità”, promosso da Consumers’ Forum e dal Consorzio EnSiEL.

In quell’occasione, il Prof. Daniele Menniti, docente dell’Università della Calabria, ha offerto un intervento di grande lucidità e concretezza, affrontando il tema delle comunità energetiche dal punto di vista operativo, normativo e sociale. Subito dopo il convegno, nella stessa giornata, ha rilasciato anche un’intervista video in cui ha approfondito i principali temi trattati.

🎥 Guarda l’intervista completa:
👉 Daniele Menniti – Le comunità energetiche: opportunità e criticità


Dalla teoria alla pratica: cosa sono davvero le comunità energetiche?

Durante l’intervento e nell’intervista, il Prof. Menniti ha offerto un inquadramento molto chiaro: una comunità energetica non è solo un impianto fotovoltaico condiviso, ma un progetto collettivo che coinvolge cittadini, enti pubblici, imprese e associazioni in un percorso di produzione, autoconsumo e condivisione di energia rinnovabile.

Un modello che permette non solo di ridurre i costi in bolletta, ma anche di rafforzare la coesione sociale e la consapevolezza ambientale, a partire dai territori.


Opportunità concrete, ma il percorso non è privo di ostacoli

Già nel 2023 erano evidenti le grandi potenzialità delle comunità energetiche, anche grazie alla spinta normativa arrivata con il PNRR e i nuovi decreti attuativi. Tuttavia, come ha sottolineato il Prof. Menniti, permangono criticità importanti, che spesso rallentano o scoraggiano l’attivazione di nuove CER:

  • Incertezze burocratiche e interpretative, soprattutto a livello locale;
  • Scarsa informazione e partecipazione dei cittadini, ancora poco coinvolti in modo attivo;
  • Difficoltà tecniche nella gestione e monitoraggio dei flussi energetici, specialmente in realtà non strutturate.

Coinvolgere i cittadini è la vera chiave

Uno dei passaggi centrali dell’intervento è stato il richiamo alla dimensione sociale e partecipativa delle comunità energetiche. Per il Prof. Menniti, non basta installare pannelli solari: occorre creare consapevolezza, fiducia, motivazione.

Le comunità energetiche funzionano davvero quando:

  • C’è chiarezza normativa e supporto amministrativo;
  • I cittadini vengono formati e messi in condizione di scegliere consapevolmente;
  • Le soluzioni proposte sono sostenibili economicamente e tecnicamente gestibili.

Il futuro si gioca nei territori

Dal 2023 a oggi, lo scenario è evoluto: il quadro normativo si è stabilizzato, i primi incentivi sono stati erogati, e numerose comunità energetiche sono già operative in diverse regioni. Ma la vera sfida – come ricordato dal Prof. Menniti – resta quella di portare questi modelli dove ce n’è più bisogno: nei piccoli comuni, nelle aree interne, nei contesti in cui l’energia può diventare un vero strumento di riscatto e innovazione sociale.

Il messaggio che emerge dall’intervista è chiaro:

“Una comunità energetica non è un progetto tecnico, è un progetto culturale.”

Ed è su questa base che si costruisce un nuovo modo di intendere l’energia: non più bene da consumare passivamente, ma risorsa da condividere, da gestire insieme, da rendere accessibile a tutti.


📺 Guarda l’intervista completa al Prof. Menniti:
👉 https://www.youtube.com/watch?v=Up59ysR9DMg

📌 Fonte evento e intervista:
energiaitalia.news – Intervista al Professore Daniele Menniti

Il 21 luglio 2025 il Comune di Amantea ha ufficialmente costituito la propria Comunità Energetica Rinnovabile (CER), denominata “Comunità Energetica Rinnovabile di Amantea”, in conformità al D.lgs 199/2021 e al decreto CACER. Con l’approvazione in Consiglio Comunale dell’atto costitutivo, dello statuto e del regolamento, si conclude un percorso articolato, avviato nei primi mesi dell’attuale amministrazione e orientato a promuovere la transizione energetica locale.

Un progetto sostenuto da ricerca e competenze specialistiche

Il processo è stato avviato grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (DIMEG) dell’Università della Calabria. Il professor Daniele Menniti, Ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia, ha delineato il percorso tecnico-scientifico, che ha portato alla redazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) della CER.

La progettazione è stata affidata allo spin-off accademico Creta Energie Speciali, struttura di supporto tecnico e operativo nata all’interno dell’Università della Calabria e specializzata nella realizzazione di iniziative legate all’energia sostenibile e alle comunità energetiche.

Creta ha sviluppato il PFTE sulla base del quadro normativo vigente e delle opportunità offerte dai fondi PNRR, fornendo al Comune uno strumento completo per accedere ai finanziamenti e attivare concretamente la CER.

Contributi fino al 40% per cittadini, imprese e terzo settore

Attraverso questa iniziativa, cittadini, piccole e medie imprese e organizzazioni del terzo settore potranno realizzare impianti fotovoltaici beneficiando di contributi a fondo perduto fino al 40%, grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’energia prodotta dagli impianti potrà essere condivisa all’interno della comunità, consentendo anche a chi non può dotarsi di un proprio impianto – per ragioni economiche o strutturali – di partecipare attivamente al processo di transizione energetica e ottenere benefici diretti.

Un’opportunità per il territorio

La CER si configura come un’opportunità concreta per promuovere l’autonomia energetica, la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi energetici, generando al contempo un impatto economico positivo attraverso il coinvolgimento delle imprese locali e la creazione di nuova occupazione nel settore delle energie rinnovabili.

Il Sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, ha dichiarato:

«Siamo felici del risultato raggiunto. Ora tocca a cittadini e imprese cogliere questa opportunità e aderire alla CER per beneficiare del contributo, richiedibile fino al 30 novembre 2025. La sinergia tra Comune, Università della Calabria e lo spin-off Creta Energie Speciali ha permesso di raggiungere un obiettivo ambizioso».

L’Assessore Mario Gagliardi ha aggiunto:

«La CER di Amantea rappresenta un passo concreto verso la sostenibilità e l’autonomia energetica del nostro territorio. Continueremo a lavorare per promuovere la massima adesione alla comunità».

Il Consigliere Giacomo Perri, coinvolto fin dalle prime fasi del progetto, ha sottolineato:

«Abbiamo seguito con attenzione ogni fase, con l’obiettivo di creare un modello virtuoso. Ora è fondamentale accompagnare cittadini e imprese verso la realizzazione degli impianti».

Un ringraziamento è stato rivolto anche all’Ufficio Tecnico Comunale e al Responsabile Arch. Rosa Morelli per il contributo tecnico fornito durante tutto il percorso.


Un esempio di collaborazione tra enti, ricerca e innovazione

La costituzione della CER di Amantea dimostra l’efficacia delle collaborazioni tra amministrazioni pubbliche, mondo della ricerca e strutture operative specializzate. Il coinvolgimento dello spin-off accademico Creta Energie Speciali ha garantito al Comune un supporto qualificato nella progettazione e pianificazione, contribuendo a trasformare una visione strategica in un intervento concreto a beneficio della collettività.

L’attacco notturno sferrato dagli Stati Uniti contro obiettivi iraniani ha riacceso i riflettori sulla fragilità dei mercati energetici internazionali, scatenando un’ondata di preoccupazione che ha già cominciato a farsi sentire nei listini di petrolio e gas. A lanciare un appello accorato è il professor Daniele Menniti, ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia all’Università della Calabria, che in un’analisi rilanciata da numerosi media sottolinea come l’Italia rischi una nuova impennata dei costi energetici, con conseguenze pesanti per famiglie e imprese.

Il cuore del problema è lo Stretto di Hormuz, stretto lembo di mare da cui transita oltre il 20% del petrolio mondiale. L’Iran, che controlla parte della rotta, ha minacciato rappresaglie, sollevando lo spettro di un blocco che potrebbe far schizzare il Brent ben oltre i 150 dollari al barile. I primi segnali sono già arrivati: il greggio ha guadagnato l’11% in poche ore, mentre anche il gas naturale liquefatto (GNL) registra aumenti importanti.

Italia vulnerabile: costi eccessivi e dipendenze strategiche

Secondo il professore Daniele Menniti, l’Italia è particolarmente esposta a questa nuova crisi. Dopo la già pesante transizione causata dall’invasione dell’Ucraina, il nostro Paese resta fortemente dipendente dal GNL statunitense — più caro di quello russo e mediorientale — e sprovvisto di alternative strategiche interne.

In diverse interviste e pubblicazioni, il docente spiega come la crisi attuale non possa essere affrontata con soluzioni temporanee, ma richieda una visione strutturale, fondata sull’indipendenza energetica e sulla decarbonizzazione.

La soluzione: rinnovabili, autoconsumo e Comunità Energetiche

«Non possiamo restare spettatori di una crisi annunciata», avverte Menniti, indicando nella produzione distribuita da fonti rinnovabili, nell’autoconsumo collettivo e nelle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) gli strumenti più efficaci per blindare l’Italia da futuri shock geopolitici.

Il 2025 rappresenta un anno cruciale: grazie ai fondi del PNRR, famiglie e imprese possono ottenere contributi a fondo perduto fino al 40% e detrazioni fiscali fino al 50% per la realizzazione di impianti rinnovabili. Ma i tempi stringono: la scadenza per accedere agli incentivi è fissata al 30 novembre 2025.

La transizione è anche geopolitica

Secondo il professore Menniti, la transizione non è solo una scelta ecologica o economica, ma anche geopolitica. «Il nostro modello energetico è ancora troppo basato sulle importazioni e sulle rotte marittime. Serve un cambiamento radicale, che parta dai territori e dalle comunità», conclude.


📌 Rassegna stampa

L’intervento del professore Daniele Menniti ha avuto un ampio risalto mediatico. Ecco alcuni dei principali articoli che hanno rilanciato il suo appello:

Introduzione

Il 20 maggio 2025, il chimico e dirigente di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Nicola Armaroli ha partecipato come speaker all’evento TEDxSapienzaU, tenendo un intervento dal titolo provocatorio: “La transizione energetica è una fregatura?”. Il talk è stato pubblicato sul canale ufficiale TEDx Talks di YouTube, noto per raccogliere gli interventi più stimolanti e innovativi degli eventi TEDx in tutto il mondo.

L’intervento di Armaroli si inserisce nel dibattito contemporaneo sulle trasformazioni energetiche in atto, offrendo uno sguardo critico e documentato sulle promesse e le insidie della transizione verso fonti rinnovabili.


Contenuto del Video

Nel suo discorso della durata di circa 19 minuti, Armaroli smonta alcune semplificazioni comuni sulla transizione energetica. I punti centrali affrontati includono:

  • La transizione energetica non è una scelta, ma una necessità, dettata dalla crisi climatica e dalla finitezza delle risorse fossili.
  • Le energie rinnovabili rappresentano una speranza concreta, ma non sono esenti da problemi: la loro implementazione comporta costi ambientali e sociali, in particolare per quanto riguarda l’estrazione di materiali rari per batterie e impianti.
  • Le soluzioni tecnologiche da sole non bastano: serve un cambiamento nei modelli di consumo e di comportamento, a livello sia individuale che collettivo.
  • Armaroli invita a non cadere nell’illusione di soluzioni rapide o indolori: la vera sostenibilità richiede una visione sistemica e una trasformazione culturale.

Il relatore sostiene che, sebbene ci siano elementi critici nel processo di transizione, considerarla una “fregatura” sarebbe un errore: ciò che serve è realismo, consapevolezza e partecipazione attiva.


Riferimenti e Fonte Originale

Tutti i contenuti e gli approfondimenti trattati nel video possono essere consultati integralmente alla fonte originale ufficiale:

  • Titolo del video: La transizione energetica è una fregatura? | Nicola Armaroli | TEDxSapienzaU
  • Relatore: Nicola Armaroli (CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche)
  • Evento: TEDxSapienzaU (Università La Sapienza di Roma)
  • Durata: 18 minuti e 41 secondi
  • Data di pubblicazione: 20 maggio 2025
  • Canale YouTube ufficiale: TEDx Talks
  • Link diretto al video: https://www.youtube.com/watch?v=q9f5TggigTI

Fonte ufficiale: TEDx Talks – YouTube. Tutti i contenuti del video sono coperti da copyright e appartengono agli autori e all’organizzazione TEDx. Per una comprensione completa e approfondita dei temi trattati, si raccomanda la visione integrale del video direttamente dalla fonte ufficiale.


Conclusione

L’intervento di Nicola Armaroli rappresenta un contributo lucido e informato al dibattito sulla sostenibilità energetica. Il suo messaggio è chiaro: la transizione energetica non è un’illusione, ma nemmeno una panacea. È un percorso necessario e complesso, che richiede responsabilità, conoscenza e un cambiamento profondo nel modo in cui viviamo e consumiamo energia.

Guardare il video completo è essenziale per cogliere tutte le sfumature del suo ragionamento e per formarsi un’opinione critica basata su dati, esperienza e rigore scientifico.

Dal 26 settembre 2025 calerà definitivamente il sipario su uno degli strumenti più popolari per valorizzare l’energia prodotta da Addio allo Scambio sul Posto: cosa cambia per il fotovoltaico e quali sono le alternative

Dal 26 settembre 2025 calerà definitivamente il sipario su uno degli strumenti più popolari per valorizzare l’energia prodotta da impianti fotovoltaici: lo Scambio sul Posto (SSP). Il GSE ha ufficializzato la data limite per la presentazione delle nuove richieste di accesso al meccanismo, che sarà valida solo per impianti entrati in esercizio entro il 29 maggio 2025.

Ma cosa comporta davvero la fine dello Scambio sul Posto per famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni? E quali opportunità si aprono in questo nuovo scenario?

Cos’è lo Scambio sul Posto

Lo Scambio sul Posto è stato per anni il pilastro dell’autoconsumo in Italia. Si tratta di un meccanismo che permette di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete con quella prelevata in un secondo momento. In sostanza, chi produce più energia di quella che consuma istantaneamente può “depositarla” in rete e “ritirarla” quando ne ha bisogno, sfruttando la rete come una batteria virtuale.

Tuttavia, con l’elevato aumento della generazione distribuita da fotovoltaico, soprattutto nelle ore centrali della giornata, la rete elettrica si è trovata a gestire flussi di energia sempre più imprevedibili e difficili da bilanciare. Ecco perché si è deciso di superare gradualmente il SSP, favorendo modelli di autoconsumo più efficienti e sostenibili.

Cosa succede adesso

Dal 1° gennaio 2025, chi ha un contratto di Scambio sul Posto scaduto, ad esempio stipulato più di 15 anni fa, è già passato automaticamente al Ritiro Dedicato (RID), un meccanismo alternativo che prevede la vendita dell’energia immessa in rete al GSE, con un prezzo stabilito.

Per tutti gli altri, lo SSP continuerà fino alla naturale scadenza del contratto, ma non sarà più possibile attivare nuovi accordi SSP dopo il 26 settembre 2025.

Le alternative: Ritiro Dedicato e Comunità Energetiche

🔄 Ritiro Dedicato

Chi installa un nuovo impianto dopo il 29 maggio 2025 potrà sottoscrivere un contratto di Ritiro Dedicato. In questo caso, l’energia in eccesso viene ceduta al GSE, che la remunera secondo:

  • un Prezzo Minimo Garantito (PMG) – attualmente 4,64 €/kWh per il fotovoltaico;
  • oppure il Prezzo Zonale Orario (PO), che varia in base all’orario e alla zona geografica.

Il contratto RID ha una durata annuale, rinnovabile tacitamente.

☀️ Autoconsumo con sistemi di accumulo

Un’altra strada è quella di massimizzare l’autoconsumo, installando sistemi di accumulo (batterie) che permettono di conservare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla quando serve, evitando così di cederla in rete a prezzi meno convenienti.

🤝 Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

La vera grande opportunità, però, è rappresentata dalle Renewable Energy Communities.

Attraverso le CER, cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni possono condividere l’energia prodotta localmente e accedere a incentivi dedicati per l’autoconsumo condiviso. In particolare, le nuove misure del PNRR sostengono fortemente queste configurazioni, soprattutto nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Le CER rappresentano la forma più evoluta e collaborativa di gestione dell’energia, in cui ogni membro può contribuire alla produzione e trarne beneficio, generando risparmi economici, vantaggi ambientali e maggiore indipendenza energetica.

Il ruolo di Creta Energie Speciali

In questo nuovo scenario, Creta Energie Speciali supporta amministrazioni comunali, cittadini e imprese nel passaggio verso modelli più moderni e sostenibili:

✅ Analisi di fattibilità
✅ Progettazione di impianti con accumulo e sistemi di monitoraggio
✅ Costituzione e gestione di Comunità Energetiche
✅ Supporto nella migrazione da SSP a RID

Il superamento dello Scambio sul Posto non è una perdita, ma un’evoluzione. È l’occasione per ripensare la produzione e la gestione dell’energia in chiave smart, locale e condivisa.

en_GB