Agosto 2025 – Il tema delle comunità energetiche non è più solo materia da addetti ai lavori: oggi riguarda i cittadini, i territori, le amministrazioni locali. Ma già nel gennaio 2023 si avvertiva chiaramente che qualcosa stava cambiando. Il 19 gennaio, nella storica Sala del Parlamentino del CNEL a Roma, si è tenuto uno dei convegni più significativi sul tema: “Comunità energetiche e cittadini: stato dell’arte, opportunità e sostenibilità”, promosso da Consumers’ Forum e dal Consorzio EnSiEL.

In quell’occasione, il Prof. Daniele Menniti, docente dell’Università della Calabria, ha offerto un intervento di grande lucidità e concretezza, affrontando il tema delle comunità energetiche dal punto di vista operativo, normativo e sociale. Subito dopo il convegno, nella stessa giornata, ha rilasciato anche un’intervista video in cui ha approfondito i principali temi trattati.

🎥 Guarda l’intervista completa:
👉 Daniele Menniti – Le comunità energetiche: opportunità e criticità


Dalla teoria alla pratica: cosa sono davvero le comunità energetiche?

Durante l’intervento e nell’intervista, il Prof. Menniti ha offerto un inquadramento molto chiaro: una comunità energetica non è solo un impianto fotovoltaico condiviso, ma un progetto collettivo che coinvolge cittadini, enti pubblici, imprese e associazioni in un percorso di produzione, autoconsumo e condivisione di energia rinnovabile.

Un modello che permette non solo di ridurre i costi in bolletta, ma anche di rafforzare la coesione sociale e la consapevolezza ambientale, a partire dai territori.


Opportunità concrete, ma il percorso non è privo di ostacoli

Già nel 2023 erano evidenti le grandi potenzialità delle comunità energetiche, anche grazie alla spinta normativa arrivata con il PNRR e i nuovi decreti attuativi. Tuttavia, come ha sottolineato il Prof. Menniti, permangono criticità importanti, che spesso rallentano o scoraggiano l’attivazione di nuove CER:

  • Incertezze burocratiche e interpretative, soprattutto a livello locale;
  • Scarsa informazione e partecipazione dei cittadini, ancora poco coinvolti in modo attivo;
  • Difficoltà tecniche nella gestione e monitoraggio dei flussi energetici, specialmente in realtà non strutturate.

Coinvolgere i cittadini è la vera chiave

Uno dei passaggi centrali dell’intervento è stato il richiamo alla dimensione sociale e partecipativa delle comunità energetiche. Per il Prof. Menniti, non basta installare pannelli solari: occorre creare consapevolezza, fiducia, motivazione.

Le comunità energetiche funzionano davvero quando:

  • C’è chiarezza normativa e supporto amministrativo;
  • I cittadini vengono formati e messi in condizione di scegliere consapevolmente;
  • Le soluzioni proposte sono sostenibili economicamente e tecnicamente gestibili.

Il futuro si gioca nei territori

Dal 2023 a oggi, lo scenario è evoluto: il quadro normativo si è stabilizzato, i primi incentivi sono stati erogati, e numerose comunità energetiche sono già operative in diverse regioni. Ma la vera sfida – come ricordato dal Prof. Menniti – resta quella di portare questi modelli dove ce n’è più bisogno: nei piccoli comuni, nelle aree interne, nei contesti in cui l’energia può diventare un vero strumento di riscatto e innovazione sociale.

Il messaggio che emerge dall’intervista è chiaro:

“Una comunità energetica non è un progetto tecnico, è un progetto culturale.”

Ed è su questa base che si costruisce un nuovo modo di intendere l’energia: non più bene da consumare passivamente, ma risorsa da condividere, da gestire insieme, da rendere accessibile a tutti.


📺 Guarda l’intervista completa al Prof. Menniti:
👉 https://www.youtube.com/watch?v=Up59ysR9DMg

📌 Fonte evento e intervista:
energiaitalia.news – Intervista al Professore Daniele Menniti

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